Grande novità: la legge di bilancio 2022 proroga il bonus casa o bonus ristrutturazione, già in essere da diversi anni, fino al 31/12/2024.
Con la legge di bilancio 2021, precisamente agli articoli 12 e 13 e poi la legge di bilancio 2022, sono sottoposti a sgravi fiscali la maggior parte degli interventi svolti all’interno della propria abitazione. Non fa eccezione il bonus ristrutturazione che prevede come beneficiari sia i proprietari di unità abitative singole che i proprietari di un appartamento facente parte di un’ unità condominiale.
il bonus ristrutturazione, in particolare, consente di beneficiare di uno sgravio IRPEF pari al 50 per cento della spesa sostenuta, entro il limite di 96.000 euro.
Viene riconosciuto il bonus casa su diversi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici. In particolare, vi rientrano le seguenti tipologie di interventi:
I beneficiari del bonus casa sono:
1.i proprietari o nudi proprietari dell’immobile;
2. locatari;
3. ditte individuali, società semplici, SNC, imprese familiari;
4. soci di cooperative;
A poter beneficiare del bonus casa 2022 sono quindi tutti i soggetti tenuti al versamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia. Non solo i proprietari delle abitazioni presso i quali sono effettuati i lavori, ma anche i titolari di un diritto reale di godimento, così come ad esempio i locatari o comodatari.
E’ stato esteso l’accesso al bonus casa anche ai sottoscrittori di un compromesso (regolarmente registrato) purché siano stati inseriti nel possesso dell’immobile e svolgano i lavori a proprio carico.
Andiamo, in ultima battuta, ad analizzarne gli aspetti fiscali.
Fiscalmente il bonus casa non è altro che una detrazione IRPEF del 50% sulle spese sostenute per gli interventi di riqualifica edilizia nella propria abitazione.
Le detrazioni possono essere restituite in dieci anni con rate di equo importo ( n.10 rate totali). Le spese sostenute possono essere quindi detratte a partire dalla dichiarazione dei redditi 2022 fino alla dichiarazione dei redditi riferita dell’anno 2031.
Oltre al metodo classico il decreto rilancio, nello specifico con la legge 121, introduce una nuova metodologia di detrazione: la cessione del credito d’imposta a terzi comunemente conosciuta come sconto in fattura. Per poter usufruire di questa modalità serve chiaramente il consenso dell’impresa che ha svolto o andrà a svolgere gli interventi sull’immobile.
E’ importante sottolineare che il bonus casa prevede un massimale di € 96000,00 per unità abitativa, ne consegue le detrazioni ammonteranno ad un massimo di € 48000,00.
Andiamo ad analizzare le differenze tra Superbonus 110% e bonus casa:
Tutto questo per sottolineare che soggetti che non rientrano nel Superbonus 110% potrebbero accedere, senza particolari problemi, alle detrazioni fiscali permesse dal bonus casa.