Detrazioni e sconto in fattura: tutte le agevolazioni rivolte alle imprese!

Detrazioni e sconto in fattura: tutte le agevolazioni rivolte alle imprese da conoscere assolutamente

 

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Cosa sono e quali tipi esistono di agevolazioni fiscali

Quando si parla di agevolazioni statali per le imprese si comprendono molte disposizioni in diverse materie che prevedono l’obiettivo di abbattere i costi sostenuti per il sostentamento energetico delle imprese e in generale della pubblica amministrazione. Solitamente, è possibile dire che questo tipo di agevolazioni vengano rinnovate negli anni, eventualmente introducendo modifiche se necessarie a migliorare gli strumenti messi a disposizione. In generale, queste previsioni consistono in veri e propri incentivi per i privati, in modo che possano avere l’opportunità di risparmiare sui costi energetici.

Il protocollo di Kyoto

Bisogna inoltre segnalare che questo è solo uno degli strumenti attivati dall’ordinamento nazionale, su applicazione del protocollo di Kyoto, tramite i quali tutti gli stati europei cercano di dare il proprio contributo anche a livello globale, per raggiungere obiettivi climatici perseguendo anche una decarbonizzazione funzionale a raggiungere quanto prefissato.

Si tratta di una strategia pensata per migliorare l’efficienza energetica con il coinvolgimento delle fonti rinnovabili. Pertanto, tutte le agevolazioni in tale ambito sono poi applicate dai singoli stati membri con gli strumenti possibili secondo le leggi dei rispettivi ordinamenti, per garantire il raggiungimento di tutti gli scopi unanimemente stabiliti.

I passaggi che anticipano questi interventi di miglioramento energetico prevedono una complessa e necessaria analisi che prende il nome di diagnosi energetica, utilizzata per effettuare una valutazione complessiva di consumi, processi ed impianti, in modo tale da identificare esigenze di miglioramento.

La riqualificazione energetica

Premesso tutto ciò, è inoltre necessario dire qualcosa su un ulteriore importante concetto, quello della riqualificazione energetica. Questo strumento consiste in detrazioni (di cui verrà specificato ulteriormente nei paragrafi successivi) effettuate su Irpef e Ires che possono essere concesse nel momento in cui si vogliano effettuare interventi che siano in grado di aumentare le prestazioni energetiche di strutture, rendendole quindi idonee a consumare meno e, di conseguenza, inquinare anche meno. Ci sono tuttavia, delle condizioni indispensabili che devono essere seguite per poter fruire di queste agevolazioni e ci sono anche, molte disposizioni normative da rispettare affinché l’intero processo di richiesta possa considerarsi valido.

Tra i possibili bonus per riqualificazione predisposti a ottenere dei miglioramenti energetici ci sono anche detrazioni e sconto in fattura oltre alla famigerata cessione del credito.

  • Lo sconto in fattura, è uno strumento in grado di dare uno sconto sui lavori che si effettuano per apportare i cambiamenti a livello di prestazioni energetiche.
  • La cessione del credito è un istituto utilizzato per il pagamento effettivo dei lavori e consiste nella stipula di un accordo consensuale di tipo finanziario tra il contribuente richiedente e l’ente che assume la veste del cessionario. Una volta avviato, questo funzionerà esattamente come un piano di rimborso, che restituisca al richiedente una somma pari a quella pattuita della detrazione fiscale concessa.

Per quanto riguarda i riferimenti normativi da prendere in considerazione, bisogna dire che per lo sconto in fattura c’è l’articolo 121 del decreto legge 34 del 2020, abbastanza recente, che ha introdotto queste agevolazioni fiscali nella forma di credito di imposta cedibile oppure come semplice sconto sul corrispettivo dovuto. In altre parole, si tratta di uno strumento che funziona come un ribasso in fattura a livello pratico. Le altre norme di questo decreto precisano che tale sconto possa essere applicato alle aziende che ne facciano richiesta, presentandosi come una decurtazione della somma della fattura che deve essere pagata al fornitore proprio sotto forma di sconto.

Detrazioni e sconto in fattura previste dal Superbonus 110

L’approvazione del Superbonus 110 % comprende ulteriori incentivi per chi voglia usufruire di agevolazioni fiscali in caso debba effettuare interventi edilizi su edifici plurifamiliari con massimo quattro unità. Questa misura è stata introdotta dal D.L. Rilancio risalente al 19 maggio del 2020, ed ha lo scopo principale di incentivare a rendere maggiormente efficienti le abitazioni domestiche. Questo strumento viene tuttavia previsto in due diverse tipologie, il Superbonus, per chiedere agevolazioni su riqualificazioni energetiche e il Sismabonus, che è invece possibile richiedere per l’effettuazione di lavori di messa in sicurezza degli edifici per quanto riguarda adeguamenti antisismici.

L’incentivo consiste in una detrazione massima concedibile del 110 % sulle spese sostenute tra il 1° luglio del 2020 al 30 giugno del 2022, e vengono solitamente erogate a scaglioni di diverse quote distribuite annualmente. Di recente poi, è stata annunciata dalla presidenza del Consiglio dei ministri l’approvazione dell’estensione di questa agevolazione se richiesta da istituti autonomi di case popolari, prevedendo che possano detrarre spese fino al dicembre del 2022. Si parla inoltre, di una possibile ulteriore proroga prevista fino al 30 giugno del 2023. Per i condomini invece, il limite resta del 30 giugno 2022 a patto che si siano completati almeno il 60 % dei lavori preventivati.

Gli interventi che riguardano questo tipo di Superbonus sono i cosiddetti interventi trainanti, che quindi richiedono la completa ristrutturazione, sostituzione, installazione o di impianti o la riprogettazione di alcuni elementi strutturali importanti.

Ecobonus vs Superbonus

Passando ad analizzare le norme attualmente attualmente previste in materia di ecobonus, datate 2021, bisogna fare un breve confronto tra Ecobonuns e Superbonus. Entrambi la possibilità di chiedere uno sconto su fattura, con la differenza che l’unica cosa a variare sono gli importi massimi di spesa che cambiano a seconda della tipologia di intervento che si cerca di effettuare.

Parliamo di cifre relative a circa 30.000 euro per la detrazione della sostituzione degli impianti termici e 60.000 euro per gli interventi su impianti solari, infine, si può arrivare a 100.000 euro per interventi ancora più rilevanti che comprendano la ristrutturazione di interi immobili.

Mentre l’Ecobuns prevede che le spese vengano restituite nel corso di dieci anni, con il Superbonus si parla invece, di cinque anni per recuperare la somma spesa. In generale, a parte queste informazioni, è sempre necessario valutare in modo consapevole tutte le alternative possibili in modo da decidere quale sia la detrazione o lo sconto, in generale la legge, che sia preferibile adattare in riferimento alla situazione concreta.

Bonus 2021, detrazioni del 110, 65 e 50 per cento: tutto quello che serve sapere

A questo punto, non resta che fare il punto di tutte le detrazioni fiscali possibili analizzate fino ad ora.

Lo stato italiano dà la possibilità ai richiedenti di effettuare lavori fruendo di sconti fiscali per il miglioramento energetico di immobili già esistenti. Successivamente, con l’avvento del Superbonus 110, si è introdotto uno strumento, compatibile con i già presenti bonus del 65 e 50 percento. In generale poi, con riferimento al pagamento effettivo dei lavori rientranti nell’applicazione di questi bonus, è possibile utilizzare cessione del credito o lo sconto in fattura, come alternativa alla detrazione fiscale.

Detrazioni e sconto in fattura per le imprese: Superbonus 110

Per quanto riguarda il Bonus 110, le spese sono ammesse entro determinati limiti  gli interventi su parti comuni di edifici di cui debbano essere sostituiti gli impianti di climatizzazione, per interventi di isolamento termico di superfici dell’edificio che costituiscano almeno il 25 percento della superficie disperdente dell’intera struttura.

Questi elencati qui sopra sono i lavori trainanti ma sono da considerare comprese nell’accesso all’Ecobonus 110 anche le spese ordinarie ammesse già per il 65 e 50 percento, previste dall’articolo 119 del Decreto Rilancio che sono: impianti fotovoltaici, predisposizione di colonne a ricarica elettrica per macchine.

Con riferimento ai soggetti che possono richiedere l’attivazione di questo bonus, una prima lettura suggerirebbe che anche le imprese siano abilitate, tuttavia, non è così, salvo casi particolari. Vediamo quali sono.

Possono beneficiare del Bonus 110 % solo le unità immobiliari di proprietà di imprese collocate all’interno di edifici condominiali e solo relativamente a lavori che debbano essere eseguiti su parti comuni. Sono due i documenti normativi che si sono pronunciati con riguardo a questo tema. Si tratta di due risoluzioni emanate dall’Agenzia delle Entrate, recanti disposizioni di chiarimento sulla possibilità per le imprese di richiedere una detrazione da spese per lavori energetici, solo per lavori eseguiti in tutte le proprietà possedute (da distinguere se a prevalente destinazione residenziale o meno). Altro concetto è quello legato alla possibilità di detrazione in caso di miglioramenti su immobili merce, cioè imprese di ristrutturazione e di immobili locati a terzi.

A seguito di questa breve analisi normativa, è possibile dunque, affermare che sia l’impresa che il professionista possono beneficiare di questa agevolazione economica in base alla propria quota posseduta. Questi potranno perciò, avere accesso alle detrazioni fiscali e sconto in fattura. In particolare le prime potranno essere recuperate in cinque distinte rate annuali, sia cedere il credito di imposta.

Detrazioni e sconto in fattura per le imprese: Ecobonus 65%

Le detrazioni e sconto in fattura fino al 65 percento sono applicabili invece ai lavori di riqualificazione globale, involucro edilizio e collettori solari.

Per ognuno di questi sono rispettivamente previsti i tetti massimi di spesa che in ordine sono di 100.000 euro, 60.000 euro, e nell’ultima classe di lavori per collettori solari si parte da 100.000 per arrivare a 15.000 euro a seconda della portata dei lavori da effettuare che possono essere più o meno rilevanti, come ad esempio, sistemi di building automation o addirittura l’installazione di interventi di climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria.

Ecobonus 50%

In ultimo luogo, le detrazioni e sconto in fattura del 50 percento si avranno, residualmente per lavori di sostituzione di finestre ed infissi oppure di installazione di schermature solari con un massimo di 60.000 euro; infine, per la ristrutturazione di caldaie a condensazione e altri impianti invernali con una spesa massima di 30.000 euro.

I soggetti beneficiari comprendono sia tutti i contribuenti che prendano il reddito di impresa, le associazioni di professionisti, gli enti pubblici e privati che non svolgano attività di tipo commerciale e persone fisiche di altro tipo, tra le quali rientrano inquilini, condomini per parti comuni o familiari conviventi.

A conclusione, per tutto quanto relativo alle istruzioni per esercitare la cessione del credito bisogna fare riferimento a quanto esplicitato dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento pubblicato nell’agosto del 2020. Per questioni di trasparenza, tutte le comunicazioni inerenti ai Bonus, compresi quelli per la Casa ordinari, devono essere inviate dai soggetti beneficiari agli istituti.

Bonus facciate

Ultimo strumento di agevolazione fiscale da accennare è quello del Bonus Facciate, che prevede secondo il Decreto Rilancio, una novità. Lo sconto del 90 percento può essere richiesto in aggiunta a tutti gli altri previsti, nel caso in cui si vogliano effettuare interventi legati al decoro architettonico degli edifici.

Non sono previsti massimali di spesa e le uniche condizioni che devono essere rispettate riguardano l’ubicazione degli edifici, che non devono trovarsi in zone isolate. Restano escluse le case di campagna e immobili di tipo agricolo. Sono compresi invece, fabbricati per agriturismo e le villette a schiera. Le zone territoriali consentite sono definite omogenee e vengono valutate in base a carattere storico, artistico e ambientale della zona.

Altro requisito riguarda i lavori consentiti con questo bonus, che risultano essere balconi, ornamenti e strutture opache della facciata, non comprendendo però, interventi legati all’intonaco. Infine, ultimo requisito è quello delle parti su cui si possono effettuare questi lavori, citati espressamente i balconi e la pittura delle ringhiere, ma anche i sottobalconi. Restano esclusi solo parti non visibili dalla strada o la sostituzione di cancelli, vetrate e infissi.

Conclusioni, rischi e proroghe dei bonus

In conclusione, gli strumenti sono molti (detrazioni e sconto in fattura) e anche le norme che devono essere rispettate nelle varie materie. Consigliamo sempre di rivolgersi a esperti come noi di Ecobonus 360 per valutare tutte le opzioni disponibili e procedere con quella migliore.

Gli unici rischi collegati a questi bonus riguardano il caro prezzi dei materiali e la possibile sospensione dei cantieri. Ci sono stati degli interventi in questi ambiti, specialmente per quanto riguarda i prezzi dei materiali, ma la questione è ancora aperta.

Per quanto poi inerente a ció che sappiamo sulla proroga del Superbonus, il riferimento legislativo è quello del decreto legge 59 del 2021 recante misure urgenti, è stata confermata la proroga del bonus 110. Al momento però si attendono ulteriori istruzioni dal Parlamento per la valutazione di chi potranno essere i beneficiari, in quanto è stato anticipato che si tratterà di una proroga selettiva.

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