Come attivare gli ecobonus a vantaggio delle aziende grazie alla cessione del credito di imposta?
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A causa della crisi economica innescata dalla pandemia da Covid 19, il Governo Conte II e ora il Governo Draghi hanno pensato ad un serie di misure per agevolare la ripresa dei settori dell’edilizia, in chiave green e sostenibile, così come previsto dalle normative richieste dall’UE, affinché tutti i Paesi si avviino sulla strada della Transizione Ecologica.
Il DL rilancio del 2020 ha aperto questa strada con il Superbonus 110 che è stato confermato fino al 2022 ed è in previsione di essere prorogato per il 2023, con un ulteriore scostamento di bilancio (gli ultimi sviluppi hanno reso noto che non rientrerà nelle prerogative del Recovery Plan, contrariamente a ciò che era previsto prima dell’approvazione in Parlamento).
I provvedimenti riconfermati e ampliati sono molti, oltre al Superbonus 110: Bonus Sud, Bonus Facciata, Sisma bonus, Ecobonus 65%, Fotovoltaico per le imprese, che rientrano tutti nel nuovo Piano Nazionale di Transizione 4.0.
Molto spesso però risulta complesso sapere come reperire i fondi, che tipo di documentazione presentare, come usufruire al meglio dei benefici dati dai bonus in base alla propria situazione finanziaria aziendale. Per questo motivo è importante affidarsi a dei professionisti come Ecobonus 360 che si occupano specificamente della messa a terra di progetti di riqualificazione, immobiliare ed energetica.
Il credito di imposta aziendale: che cos’è e come usarlo con gli ecobonus
Il credito di imposta è il credito che un’azienda vanta nei confronti dello Stato o di altri enti (Regione, Comune) che si genera per aver versato tributi in quantità superiore, rispetto al reale debito fiscale (qui scopri quali crediti sono cedibili). Nel caso dei bonus previsti dal Piano di Transizione 4.0, i crediti fiscali sono automaticamente prodotti dalle detrazioni previste da queste agevolazioni, anche se non ci sono altri crediti pregressi.
Il provvedimento viene applicato per l’acquisto di beni materiali e strumentali per la riqualificazione energetica e le aliquote sono diversificate a seconda degli investimenti fatti.
I bonus sono cumulabili: per esempio, al Superbonus 110 può essere associato il Bonus Sud per le imprese per installare un impianto fotovoltaico (sempre che questo non sia l’attività principale dell’azienda), che verrà trattato in base alle aliquote previste per questo caso.
Detrazione, sconto in fattura o cessione del credito di imposta: le tre modalità applicabili ai bonus
Il modo per beneficiare del credito di imposta è composto da tre possibilità che dovrete valutare possibilmente con dei professionisti specializzati nel settore delle agevolazioni fiscali per le aziende, come Ecobonus 360. Solo dei professionisti sono in grado di monitorare tutte le fasi dell’accesso ai benefici fiscali, dai requisiti necessari al procedimento dei lavori, affinché si riduca al minimo la possibilità di incorrere in errori che potrebbero portare alla sospensione del bonus.
Vediamo quindi nel dettaglio come funzionano le diverse modalità di fruizione.
Detrazione in denuncia dei redditi
In questo caso la detrazione spettante annua può essere applicata fino all’imposta lorda del contribuente (quindi soggetta al limite dell’IRPEF).
Di conseguenza una detrazione che eccedesse questo importo andrebbe persa, perché non rimborsabile in alcun modo. Per questo motivo il legislatore ha previsto altre possibilità.
Sconto in Fattura
In questo caso il credito di imposta di cui usufruisce l’azienda viene scontato dalla fattura che dovrebbe pagare al fornitore. Nel caso del Superbonus 110 per esempio, sarà del 100%, mentre il 10% della maggiorazione spetterà a colui che effettua i lavori. Il fornitore riceve questo contributo a sua volta sotto forma di credito di imposta che potrà cedere a terzi (banche, finanziare) e che potrà immediatamente tradurre in liquidità.
Lo sconto può essere totale o parziale:
- nel primo caso il contribuente ricupererà tutto il credito di imposta in un’unica soluzione,
- nel secondo caso detrarrà la rimanenza dalla dichiarazione dei redditi oppure la cederà ad altri soggetti, banche o finanziarie a sua volta.
Questa soluzione viene scelta soprattutto da quei general contractor che si avvalgono di società di servizi e istituti finanziari per la cessione del credito, come per esempio le compagnie del settore energetico.
Cessione del credito di imposta a terzi
Con questa modalità l’azienda dovrà pagare la fattura all’esecutore dei lavori, ma potrà subito tradurla in credito presso un terzo soggetto che potrà essere un’assicurazione, una società finanziaria o una banca. Naturalmente è necessario che l’azienda sia in grado di poter assolvere al pagamento immediato per ottenere il bonus per riqualificazione. L’acquirente dovrà aver pagato le fatture a saldo, oppure tutte quelle emesse relativamente all’avanzamento dei lavori (che non potranno essere comunque più di due e, ciascuna delle quali, rappresentare almeno il 30% del singolo intervento).
Questa possibilità consente all’azienda di ottenere una liquidità immediata: ciò che le aziende hanno maggiormente perso, in questo periodo di pandemia.
Se si sceglie questa opzione, bisogna comunque considerare che tutte le spese preliminari e istruttorie non sono comprese e sono a carico dell’acquirente. L’aspetto positivo è che in ogni caso sono a loro volta detraibili nell’arco di 5 anni.
I professionisti di Ecobonus360 sono in grado di affiancare l’azienda per tutto ciò che riguarda gli aspetti tecnici dei lavori di ristrutturazione, le necessarie certificazioni energetiche, le asseverazioni tecniche, i visti di conformità, la documentazione da presentare all’Agenzia delle Entrate e infine la scelta del soggetto finanziario più indicato per la cessione del credito (le banche gestiscono l’erogazione della liquidità con modalità diverse l’ una dall’altra), affinché ci sia anche il necessario controllo che segua l’iter a partire dalla situazione fiscale del cliente, fino al concreto trasferimento del credito al soggetto bancario prescelto.
Se vuoi avviare le procedura clicca qui!
È altamente consigliato inoltre, avvalersi di un’assicurazione che protegga da eventuali controlli o sanzioni che potrebbero inficiare l’intera operazione. In questo modo tutta la procedura sarà al sicuro e verranno rispettati i criteri necessari affinché il progetto di detrazione si possa concludere positivamente.