Scadenze cessione del credito d'imposta. Quali sono? Scoprile qui!

Quali sono le nuove scadenze cessione del credito d’imposta? Per quali bonus fiscali è possibile usufruirne?

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Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2022, le scadenze cessione del credito d’imposta sono state profondamente modificate. Fino a pochi giorni fa infatti, non c’era certezza sulla proroga di questa possibilità alternativa alla detrazione in dichiarazione dei redditi per i bonus fiscali in vigore.

La Legge di Bilancio 2022 non solo interviene apportando modifiche alla normativa dei bonus fiscali prorogandoli ma anche recependo le modifiche alle normative apportate dal Decreto Antifrode (ne parliamo anche qui).

Come logico, se i bonus fiscali come il Superbonus, o i normali ecobonus sono stati prorogati, è evidente che anche le scadenze cessione del credito lo siano state. Prorogare la validità dei bonus ma senza l’opzione per la cessione del credito avrebbe significato di fatto approvare delle misure fortemente depotenziate.

Ma quali sono le novità riguardanti le scadenze cessione del credito? In altre parole, fino a quando sarà possibile usufruire della cessione del credito d’imposta?

Abbiamo cercato di fare il punto della situazione in questo approfondimento.

Scadenze cessione del credito d’imposta per il superbonus

Il Superbonus è una delle misure che è stata più oggetto di modifiche da parte della Lege di Bilancio 2022. In particolare sono state riviste molte delle sue scadenze, prorogandole.

Per questo abbiamo potuto sintetizzare in base alla tipologia di edifici su cui vengono sostenuti gli interventi le varie scadenze cessione del credito.

Per i condomini le scadenze sono le seguenti con queste differenti aliquote:

  • 110% per quelle sostenute entro il 31 dicembre 2023;
  • 70% per quelle sostenute nell’anno 2024;
  • 65% per quelle sostenute nell’anno 2025.

Per quanto riguarda invece gli interventi effettuati su edifici o abitazioni unifamiliari, ovvero sulle classiche villette, la scadenza cessione del credito è prevista per il 30 giugno 2022. Tuttavia, nel caso in cui a questa data risultino sostenuti almeno il 30% dei lavori dell’intervento complessivo, allora sarà possibile cedere il credito fino al 31 dicembre di questo anno.

Gli interventi effettuati dagli istituti autonomi case popolari (IACP) e dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa potranno usufruire della detrazione del 110 per cento fino al 30 giugno 2023. Se a questa data risultano effettuati almeno il 60 per cento dei lavori allora, la scadenza del credito d’imposta per questi lavori sarà prorogata al 31 dicembre 2023.

Le detrazioni al 50 ed al 65% degli Ecobonus

I classici Ecobonus, ovvero quelli le cui detrazioni sono previste con l’aliquota del 50 e del 65% sono stati prorogati fino al 2024. Questo significa che le scadenze cessione del credito d’imposta per l’installazione di un impianto fotovoltaico, o per un nuovo impianto termico a PDC sono posticipate al 31 dicembre 2024.

Accanto al posticipo della scadenza della misura è stata anche posticipata, assieme alla cessione del credito, anche la possibilità di fruire dello sconto in fattura.

Bonus facciate

Il bonus facciate ha subito un’importante modifica dalla legge di Bilancio 2022. L’aliquota di detrazione della misura infatti da questo momento in poi ammonterà a massimo al 60% dell’importo totale dei lavori e sarà possibile usufruirne fino a fine 2022.

Contestualmente alla proroga della validità del bonus facciate, anche la scadenza credito d’imposta e sconto in fattura è cambiata. Anche  queste due alternative alla detrazione fiscale infatti potranno essere utilizzate fino a fine anno.

Altri interventi edili: le scadenze cessione del credito

La legge di Bilancio prevede anche le seguenti modifiche ad altri importanti bonus. In particolare le modifiche introdotte sono le seguenti:

  • sisma bonus al 50-70-75-80-85% la scadenza della misura è stata portata al 31 dicembre 2024;
  • proroga al 2024 anche per il bonus mobili. Tuttavia questo potrà dare diritto ad una spesa massima detraibile di 10.000 euro nel 2022 e di 5.000 euro nel 2023/2024;
  • anche il bonus verde e la sua detrazione IRPEF del 36% sono prorogati di altri 2 anni.

Le misure che abbiamo elencato qui sopra danno diritto alle due modalità alternative di fruizione alla detrazione fiscale ovvero al credito d’imposta ed allo sconto in fattura. Pertanto il legislatore, nell’approvazione della Legge di Bilancio 2022, non ha mancato di specificare che anche le scadenze cessione del credito d’imposta sono prorogate fino allo scadere delle misure. In sostanza quindi sarà possibile fruire dello sconto in fattura e della cessione del credito d’imposta fino al 31 dicembre 2024.

Le nuove detrazioni per  l’abbattimento delle barriere architettoniche

La Legge di Bilancio 2022 introduce una nuova detrazione al 75% di interventi finalizzati all’abbattimento di barriere architettoniche che potrà essere fruita fino a fine 2022. Questa tipologia di interventi potrà quindi essere sostenuta su edifici già esistenti oppure può essere impiegata per l’installazione di sistemi di automazione degli edifici funzionali ad abbattere queste barriere.

Ovviamente sono previsti dei massimali di spesa per la detrazione, massimali che variano in base al numero delle unità immobiliari. Questi massimali ammontano a:

  • 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti o dispongano di uno o più accesso esterno autonomo;
  • 40.000 euro per unità immobiliare nel caso di edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
  • 30.000 euro per unità immobiliare nel caso di edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

La detrazione del 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche da diritto ad un credito d’imposta. Credito che sarà possibile cedere fino al 31 dicembre 2022.

L’obbligo del visto di conformità

In materia di scadenze cessione del credito d’imposta è a nostro avviso opportuno anche trattare dell’obbligo del visto di conformità. Questo documento infatti va presentato nel momento in cui il beneficiario decide di optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura.

L’obbligo vale, oltre che per i lavori relativi al Superbonus 110% anche per tutte le altre agevolazioni per la riqualificazione energetica o lavori edilizi.

Contestualmente è stato introdotto l’obbligo di asseverazione della congruità di prezzi, da operarsi a cura dei tecnici abilitati.

Ma è sempre necessario presentare il visto di conformità? No, le opere di edilizia libera e gli interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro sono esenti da questo obbligo.

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